Settore di Genetica e Biologia Molecolare

Nei nostri laboratori è possibile effettuare indagini genetiche e di biologia molecolare tra cui l’analisi del cariotipo, il test sul DNA fetale, il test per la Fibrosi Cistica, la Trombofilia, il test genetico di suscettibilità alla Celiachia, il test genetico per Intolleranza al Lattosio e i test per l’Infettivologia Molecolare. Tutti i test genetici sono preceduti da un’accurata consulenza genetica ad opera di un nostro specialista Genetista.

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  • GENETICA

Il nostro centro ha un laboratorio di Citogenetica che si occupa della diagnosi post natale attraverso l’analisi del cariotipo su sangue. Il cariotipo consente di valutare eventuali alterazioni numeriche e/o strutturali dei cromosomi. Il laboratorio di Citogenetica ha superato brillantemente il Controllo Esterno di Qualità in Citogenetica Costituzionale promosso dall’Istituto Superiore di Sanità, Centro Nazionale Malattie Rare – Reparto Test Genetici.

CARIOTIPO SU SANGUE PERIFERICO (mappa cromosomica)

Consente di analizzare il corredo cromosomico di un individuo a partire da un semplice prelievo di sangue venoso. L’analisi citogenetica è consigliata in alcuni casi:

  • Coppie con poliabortività;
  • Coppie consanguinee;
  • Coppie con infertilità a causa non nota;
  • Uomini con alterazioni importanti del liquido seminale;
  • Donne con amenorrea primaria, secondaria o menopausa precoce;
  • Genitori o familiari con di un soggetto con anomalie cromosomiche.

Molte malattie o condizioni sindromiche si possono scoprire analizzando il cariotipo e studiando i singoli cromosomi. Esistono casi di infertilità di coppia dovuta ad alterazioni del corredo genetico di uno o entrambi i partenrs. Un esempio è il caso di chi è portatore di una traslocazione bilanciata, in cui due cromosomi si sono scambiati tra loro delle parti senza però perdere materiale genetico. Questo evento, nonostante non provochi conseguenze nei portatori può provocare la formazione di gameti (ovociti o spermatozoi) con anomalie cromosomiche e pertanto causare problemi di concepimento o più in generale di infertilità. Identificare questi casi è necessario per la terapia più idonea dell’infertilità o per capire se, e in che percentuale, questi difetti possono essere trasmessi agli eventuali figli e con quali conseguenze.

GENETICA PRENATALE

TEST SUL DNA FETALE (NIPT)

Nel nostro centro è possibile effettuare il Non Invasive Prenatal Testing (NIPT) ovvero il test sul DNA fetale a partire da un prelievo di sangue venoso della gestante senza alcuna invasività. Si tratta di un test di screening di nuovissima generazione che consente alle donne in gravidanza di scoprire il livello di rischio per alcune anomalie cromosomiche e genetiche del proprio feto già a partire dalla 10 settimana di gestazione. Il test viene preceduto da un’accurata consulenza genetica ad opera di uno specialista Genetista, volta a chiarire dubbi e a spiegare nel dettaglio tutte le caratteristiche del test genetico.

BIOLOGIA MOLECOLARE

TROMBOFILIA

Le patologie cardiovascolari sono la causa principale di mortalità nei paesi Occidentali. I principali fattori di rischio come il diabete, il fumo, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione e l’obesità non rendono ragione di tutti questi casi di malattie. In molti soggetti l’unico fattore di rischio evidente è una storia familiare di malattie cardiovascolari precoce, indice quindi di una predisposizione genetica alla malattia. Pertanto negli ultimi anni si è sviluppato un interesse sempre crescente nei confronti dei potenziali marcatori genetici di rischio cardiovascolare, in modo da poter sviluppare nuove misure preventive e/o terapeutiche. Tra i vari marcatori genetici studiati nel nostro centro abbiamo selezionato 4 geni dei fattori della coagulazione: Fattore V, Fattore II, Fattore della metilentetraidrofolatoreduttasi (MTHFR), Fattore dell’inibitore dell’attivazione del plasminogeno PAI-1. L’analisi di mutazione del DNA viene condotta, a partire da un semplice prelievo di sangue venoso, attraverso una reazione enzimatica che associa amplificazione e quantificazione del DNA, la Real Time Polymerase Chain Reaction (RT PCR).

INTOLLERANZA AL LATTOSIO (MUTAZIONE LCT)

L’intolleranza primaria acquisita o ipolattasia interessa più della metà della popolazione mondiale. I sintomi dell’intolleranza al lattosio sono sostanzialmente di natura gastrointestinale e causati dal fatto che il lattosio passa in digerito attraverso l’intestino giungendo fino al colon, dove viene fermentato dalla flora batterica con produzione di idrogeno e acidi organici con conseguenti sintomi. L’intolleranza primaria al lattosio è riconducibile per circa il 90% dei casi ad una variazione del DNA nel gene della lattasi (LCT). Quando la variazione è presente in entrambe le copie del DNA (genotipo CC omozigote mutato) essa causa una ridotta espressione dell’enzima lattasi nei microvilli intestinali: questa condizione fa si che il lattosio passi indigerito attraverso l’intestino causando manifestazioni cliniche di diversa natura. L’analisi di mutazione del DNA viene condotta, a partire da un semplice prelievo di sangue venoso, attraverso una reazione enzimatica che associa amplificazione e quantificazione del DNA, la Real Time Polymerase Chain Reaction (RT PCR).

CELIACHIA (HLA DQ2/DQ8)

La Celiachia è una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine (la frazione proteica alcol-solubile di alcuni cereali come il grano, l’orzo, la segale) in soggetti geneticamente predisposti. La celiachia rappresenta l’intolleranza alimentare più frequente e colpisce circa l’1% della popolazione. La tipizzazione HLA nella celiachia è un test genetico di suscettibilità che valuta la maggiore o minore predisposizione di un individuo a sviluppare la malattia. La presenza di una delle combinazioni HLA di predisposizione determina un aumento del rischio di celiachia, mentre l’assenza delle stesse rende del tutto improbabile lo sviluppo della malattia. Si tratta di un test genetico che pur non avendo un significato diagnostico assoluto può contribuire a risolvere casi dubbi; viene soprattutto utilizzato per il suo significato predittivo negativo in quanto soggetti negativi per DQ2, DQ8 e DQB1*02 ammalano molto raramente. L’indagine HLA è indicata come test di II livello in caso di incertezza diagnostica (p.e. anticorpi e/o biopsia dubbi o discrepanti) o in soggetti appartenenti a categorie a rischio, cioè familiari di celiaci (genitori, figli e fratelli) e pazienti affetti da malattie associate alla celiachia (diabete mellito tipo 1, deficienza selettiva di IgA, tiroidite autoimmune..). L’analisi di mutazione del DNA viene condotta, a partire da un semplice prelievo di sangue venoso, operando inizialmente una reazione enzimatica di amplificazione del DNA, conosciuta come Polymerase Chain Reaction (PCR), che consente di amplificare in vitro una specifica regione della molecola, copiandola fino ad ottenerne milioni di copie

INFETTIVOLOGIA

Il nostro centro esegue indagini di infettivologia molecolare su siero, plasma, secreto biologico. Tale servizio comprende analisi qualitativa, quantitativa e genotipizzazione virale. Le tecniche utilizzate si basano sull’estrazione degli acidi nucleici (RNA e DNA) presenti nel campione con conseguente amplificazione e rilevazione in fluorescenza delle sequenze nucleotidiche virali. Il metodo utilizzato è la PCR (Polimerase Chain Reaction) Real Time (lettura contemporanea alla fase di amplificazione). La Real Time PCR rappresenta il sistema più rapido, sensibile e specifico per la quantificazione degli acidi nucleici. Una delle applicazioni di questa tecnica è rappresentata dalla quantificazione della carica virale di agenti patogeni quali il virus HBV e HCV e dalla determinazione delle principali infezioni che si trasmettono sessualmente (HPV, N. gonorrhoeae, C. trachomatis, in tamponi urogenitali, urina, liquido prostatico e altri materiali biologici).

FIBROSI CISTICA

Presso il nostro laboratorio di biologia molecolare sono eseguibili un gran numero di analisi fra cui la diagnosi molecolare di Fibrosi Cistica. La Fibrosi Cistica (FC) è una grave malattia ereditaria, cronica ed evolutiva. Nei pazienti affetti da FC le secrezioni delle ghiandole esocrine, (cioè i liquidi biologici come il muco, il sudore, la saliva, lo sperma, i succhi gastrici) sono molto più dense e viscose del normale. I problemi più gravi sono a carico dei polmoni, dove il muco estremamente denso può causare problemi respiratori e infezioni. I pazienti affetti da FC sono scarsamente fertili, a causa dell’eccessiva densità del loro liquido spermatico e delle secrezioni vaginali. La FC è una malattia che si trasmette con modalità autosomica recessiva, determinata da alterazioni del DNA, chiamate “mutazioni”, che insorgono in entrambe le copie del gene CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane Regulator). I geni vengono ereditati in coppie, derivando uno dal padre ed uno dalla madre. Negli individui malati entrambe le copie del gene per la FC sono alterate. Gli individui che possiedono una sola copia del gene alterato e una normale sono invece privi di ogni sintomo, ma sono portatori sani. Due genitori portatori sani avranno una probabilità del 25 % di avere figli affetti da FC. Dalla stessa unione i figli avranno una probabilità su due (50%) di nascere portatori sani, esattamente come i genitori.L’unico modo per identificare i portatori sani è quello di effettuare un test sul DNA alla ricerca di mutazioni nel gene della FC. L’analisi però è complicata dal fatto che esistono numerosissime mutazioni (ad oggi oltre 900) che causano la FC; molte di esse sono rare, molte altre ancora sconosciute. Il test genetico che noi proponiamo viene eseguito tenendo conto di 38 mutazioni scelte fra le più frequenti nell’area geografica in questione. L’analisi di mutazione del DNA viene condotta, a partire da un semplice prelievo di sangue venoso, operando inizialmente una reazione enzimatica di amplificazione del DNA, conosciuta come Polymerase Chain Reaction (PCR), che consente di amplificare in vitro una specifica regione della molecola, copiandola fino ad ottenerne milioni di copie.

HPV GENOTIPI AD ALTO RISCHIO

L’HPV Test è oggi (insieme al Pap-test) l’esame di riferimento per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero. Consiste nel prelievo di una piccola quantità di cellule dal collo dell’utero che vengono analizzate in laboratorio per verificare la presenza dello Human Papilloma Virus (HPV): una comune infezione virale che si trasmette prevalentemente per via sessuale. Nella maggior parte dei casi il virus viene eliminato spontaneamente dal sistema immunitario, tuttavia, se l’infezione persiste, negli anni può causare le alterazioni pre-cancerose da cui può originare il cancro al collo dell’utero. Il test HPV, rilevando se il virus è presente – e in quali tipi specifici- è dunque uno strumento molto efficace per rilevare infezioni potenzialmente dannose e monitorarle nel tempo. L’infezione genitale da HPV è una delle malattie di eziologia virale più comuni sessualmente trasmesse (Sexually Trasmitted Diseases; STDs) a livello mondiale (dal 20% al 46% nelle donne giovani sessualmente attive in diversi paesi). Il carcinoma alla cervice uterina è la seconda neoplasia più comune che coinvolge donne in tutto il mondo e secondo dati clinici e epidemiologici c’è una chiara correlazione tra i genotipi HPV e le neoplasie cervicali. Il metodo più avanzato per la diagnosi di HPV è una rilevazione diretta del DNA del virus del papilloma umano ad alto rischio cancerogeno mediante reazione a catena della polimerasi. L’identificazione dei genotipi HPV ad alto rischio è importante nella gestione del carcinoma della cervice uterina, sia come indicatore prognostico che come test di screening secondario in cui i risultati di un Pap test non sono conclusivi. I metodi basati sulla PCR sono utilizzati con successo per la rilevazione e tipizzazione dei genotipi HPV in campioni clinici come tamponi cervicali e lavaggi cervico-vaginali.

I nostri servizi

I Laboratori Ditonno, attraverso le due sedi di Bari e quella di Mola di Bari erogano i seguenti servizi al paziente ed alle aziende: prelievi ed esami, assistenza su patologie cliniche, screening prenatale, genetica e biologia molecolare; HACCP per acque ed alimenti, medicina del lavoro.

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